Roba da Ufo - non-Ufo
…questa è la sezione migliore del mio sito,
non ho dubbi; peccato solo che s'intitoli non-Ufo!
In una miriade assoluta di canzoni ascoltate in vita mia, d'ogni tipo, stile e colore, dovessi io parlare di sensazioni provate dovrei citare diverse migliaia di brani. Ricordo quando a volte non conoscevo l'inglese ma provavo, dall'ascolto dei Genesis, di Sting, dei Marillion, dei Toto… qualcosa di speciale, di cui nemmeno sarà qui possibile dare indicazione, questa è una pagina particolare, che non credevo di creare ma poi ne ho sentito l'esigenza, per amore degli autori, delle cose che mi hanno dato. Quante volte poi le parole delle canzoni vivono di un'energia data da sottili componenti, e quante volte la musica dice molto più delle parole e non saprei cosa citare. Ma questa pagina… cos'è? Non lo so neanch'io… eppure già so che citando una tale frase… dovrò penare per non aver citato quell'altra. Vero, già lo so ma… intanto mi addentro in questo viaggio concentrato, ne son quasi curioso prima di capirci qualcosa.
Premesso che gigantesco è l'insieme di TUTTE le frasi belle, e che per questo ne risulterà trascritta una percentuale non alta quanto possa qui sembrare. Che poi di un brano come “e la luna bussò” cosa vai a scegliere se non la sua interezza, così fantasticamente logica e poeticamente straordinaria? E quei brani di Baglioni, come “le vie dei colori”, come “lampada osram” (sono storie, sono films); oppure ancora “le lacrime di marzo” …canzoni le cui strofe hanno senso soltanto se legate, perché solo così portano a quel finale; e vale lo stesso per altri brani, anche di altri autori… qui ho citato davvero a caso, per come mi son arrivati alla mente. Ecco che quindi rinuncio …perché ho scelto una pagina di singole frasi o suppergiù …tradendo questa idea per pochissime eccezioni forse, trascinato, già lo so, da impulsi irrefrenabili d'amore, per certe parole…);
premesso che alcune parole, chiunque ne sia autore, sono fantastiche oppure non lo sono a seconda di quanto tu le abbia capite, o a seconda di quanto tu le abbia anche proprio dentro te in qualche modo, e che potrebbe essertene quindi incomprensibile la sostanza;
premesso che alcune frasi o semplici parole sono incredibilmente belle nel loro concetto più che in esse;
premesso che in altri casi, al contrario, il concetto è dei più banali ma l'autore lo sa esprimere in modo prezioso, e che è inspiegabile capire cos'è che ti sorprenda anche di quel concetto (a quel punto). Splendore o follia, gioia o tristezza… comunque magia.
“Entrano gli archi in una canzone, ci commuoviamo come cretini,
vediamo scorrere la nostra vita …come se poi nella vita ci fossero i violini.
Non credere alle canzoni, che volano nell'aria e volano leggere,
ai giri di parole, le rime facili, troppo facili per essere sincere”
Bello ammirarne il coraggio e lo stile. Bello anche dissentire, caro Luca. Ma a dire il vero questo concetto è uno stralcio di tua vita, un certo pensiero di un certo momento, quindi non è nemmeno poi giusto il dissentire e ci sono casi in cui certamente non hai torto, a dire questo. Forse ha ragione Claudio, ecco… si scrive quando si soffre meno, quando hai metabolizzato (gliel'ho sentito dire), ecco che allora questa tua frase ha senso e verità. L'arte però a volte non è nel creare, ma nel ricreare, atto d'amore per quel che si era provato, e inoltre c'è poco da credere o non credere all'arte, anzi in quel tale gesto d'arte: è in quel che vede o che sente chi la osserva o chi l'ascolta… è lì… la verità più grande, senza dover pensare a cos'abbia sentito chi l'ha espressa.
E io, adesso, “premetto” altre cose ancora… .
premesso addirittura che l'amalgama di musica e parole cambia in meglio o in peggio quelle stesse parole o quello stesso estratto musicale;
premesso che una frase senza quella “cadenza”, o senza quel passaggio melodico può sembrarti niente… e invece ha saputo sconvolgere chi l'ha ascoltata;
premesso che quella parola, esattamente così, poteva essere anche in quell'altro modo ma… eppure è fantastica così… ;
premesso che quelle parole sono devastanti soltanto a chiusura di canzone, quando tu hai realizzato, oppure che sono devastanti ma… prima, prima di averle udite…
Tutto quanto ciò premesso… insomma, è che voglio regalare a me stesso ciò che mi sembra (o mi è sembrato) splendido e “diverso”. Parole che semplicemente mi piacciono, frasi che stimo, e frasi che amo. Non per forza la perfezione di “come può uno scoglio…” oppure de “il carrozzone” sono necessarie perché ci sia grandezza di suggestioni, e questo lo sanno bene anche gli stessi citati proprio una riga qui sopra. Anzi la perfezione, nell'arte, non c'è nemmeno mai, rotta per fortuna (se perfezione era) da qualcos'altro lì accanto a lei, di indefinibilmente scardinante, imperfetto e straordinario, aggettivo quest'ultimo abusato fino a stancarci… ma quanto è giusto scriverlo… in tal caso.
E quante volte poi una frase è così maledettamente o benedettamene incredibile però soltanto quando (e/o perché) è preceduta (o seguìta) da un'altra frase? Magari addirittura molti versi dopo, quando ritorna un concetto, o quando lo si conferma. Non potrò qui indicare tantissime frasi di canzoni per non dilungarmi, proprio a causa di questo motivo.
Probabilmente chi mi sta quotidianamente assecondando nelle mie idee per questo sito, chi le sta realizzando di volta in volta (lo conosco bene e abbiamo non poche similitudini) penserà però che una parte così gigantesca da dedicare, nel mio Sito, a chiunque non si chiami Alessandro Marziani… sia proprio roba da Ufo! Lo so, lo so… ma è davvero tanto l’amore che ho per le canzoni. Non potrò farci niente, mi conosco e già so che mentre raccoglierò quei frammenti di altrui fantasie… sarò rapito, e costretto a continuare… e continuare ancora. Intitolare questa parte non-Ufo ha a che fare né più né meno che con la realtà dei fatti, ma non di certo con la mia realtà interiore… questo mio omaggio è puramente casuale, poiché quelle parole in realtà le sento appartenere proprio a me.
A combattere quindi il mio narcisismo e l'autostima compositiva, ecco che cito in ordine sparso quanto è sparso dentro me, disperso e mai perso… in qualche parte di me. Ne farò una sorta di libro, e io lo so… che sto per andare a farmi del bene e a farmi del male, ancora una volta sarò in un'altra dimensione, viaggerò in un unico cielo, quello di chi “sente”, e mi sentirò grandissimo non per aver scritto, ma per aver “sentito”.
Ciao tesori, preziosi amici compositori, che mai incontrerò sulla terra ma che ho sempre incontrato in quel cielo.
Scopri le pagine con le citazioni…
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